Testamento di Ferdinando d'Adda
«Istituisco mia erede universale [...] la Causa Pia in perpetuo dei Poveri realmente abitanti nelle comuni di Arcore - Settimo con Segù e Vighignolo - Burago con Vimercato, e Cavenago - Segrate - Olginate - Cappiate e Villa Greghentino [...]: li succennati frutti saranno poi erogati [...] nelle seguenti cause e quantità, cioè:
1. per un terzo, dico 1/3 nel pagare il Medico, e Chirurgo [...] e li medicinali;
2. per un altro terzo, dico 1/3, in soccorso degli Orfanelli e Vedove, degli ammalati e dei miserabili;
3. per l’altro terzo, dico 1/3, nell’insegnare positivamente nelle suddette comuni, e non già altrove, a leggere, scrivere, e le prime quattro, dico 4, operazioni d’aritmetica, ed in doti [...]».
21 aprile 1808
conte abate Ferdinando d’Adda