

Causa Pia d’Adda 1808-2008.
La storia di una famiglia e due secoli di beneficenza
Scheda tecnica:
2 volumi formato 17X24 cm.
racchiusi in un elegante cofanetto cartonato
volume 1: 128 pagine; oltre 100 immagini in bianco e nero e colore
volume 2: 272 pagine, oltre 300 immagini in bianco e nero e colore
Edizioni Nexo, Milano
Presentazione:
La Causa Pia d’Adda porta nel suo nome quello della nobile
famiglia dalla quale trae le sue origini. Fu infatti grazie
al testamento del conte abate Ferdinando d’Adda nel 1808 che
l’ente benefico iniziò la sua bicentenaria attività.
Ma chi erano i d’Adda? Quali sono le origini del vasto patrimonio
che ha consentito una così lunga attività nel campo
della beneficenza e della filantropia?
A
queste
domande
risponde
il
presente
volume,
frutto
della
scrupolosa
e
appassionata
ricerca
storica
di
Silvio
Leydi
che
ha
saputo
ricostruire
l’intricata
genealogia
della
famiglia
dal
XVI
secolo
all’età
moderna,
tratteggiando
con
sensibilità
i
rappresentanti
più
in
vista
della
stirpe
d’Adda.
Il
racconto
storico
è
reso
significativamente
interessante
dall’attenzione
rivolta
alle
collezioni
d’arte
della
famiglia:
inventari,
carte
d’archivio
narrano
della
colta
passione
per
il
Bello
in
particolare
di
Francesco,
secondo
conte
di
Sale,
figlio
di
Costanzo,
quest’ultimo
appassionato
bibliofilo
in
contatto
con
l’Aretino
e
probabile
committente
degli
affreschi che ornano il palazzo di Settimo Milanese.
Il
volume
La
famiglia
d’Adda
di
Sale. Storia e arte tra XVI e XVIII secolo ha permesso alla Causa Pia di realizzare, in occasione del bicentenario, questo prezioso progetto editoriale, offrendo
la lettura delle vicende di una fortuna familiare accanto al racconto di un mondo contadino al quale è dedicato il secondo volume. La carezza della beneficenza. Carità, assistenza
e istruzione nell’opera della Causa Pia d’Adda: un binomio che è tradizione nella storia lombarda e che fa di questa Causa Pia un’istituzione «speciale e diversa dalle altre».
La storia dell’istituzione affonda le sue radici
agli inizi del XIX secolo, epoca in cui la nobiltà, nella migliore tradizione ambrosiana, seppe coniugare lo spirito della modernità con la responsabilità e il benessere
sociale, senza dimenticare le profonde radici cristiane. La Causa Pia d’Adda racconta la storia di questo impegno e la storia dei paesi, oggi divenuti
in alcuni casi città, nei quali ha svolto la propria attività: Settimo Milanese, Seguro, Vighignolo, Burago, Cavenago, Vimercate, Villa San Carlo, Arcore, Olginate, Capiate e Segrate.